Appena arriva l'autunno ed ormai l'abbronzatura è solo un lontano ricordo, scatta l'sos capelli...o meglio, l'SOS frangia!
Vediamo il viso pallido ed i capelli,che con l'abbronzatura ci sembravano fantastici, oggi ci fanno risaltare ogni piccolo difetto. Quindi per incorniciare il viso e (diaciamolo) coprire un po' di rughette, macchie ecc ecc ricorriamo sistematicamente alla amata/odiata frangetta.
Rivisitata ad ogni stagione dai più famori hair stylist è un evergreen per darsi "quel certo non so che..."
Ma siamo proprio sicure che il nostro viso sia adatto a questo taglio? Vediamo:
La frangia piena è indicata soprattutto per le fronti alte perchè permette di riempire "lo spazio". Se l'effetto di una frangia piena dovesse stufarci, perchè copre un po' troppo il viso, possiamo alleggerirla solo nella parte finale delle punte oppure all’interno sfilando qualche ciuffetto.
La frangia ideale per chi ha la fronte bassa è quella realizzata con pochi capelli. Non si può partire dal centro della sommità del capo, che sarebbe considerata la "frangia ideale". Bisogna, invece in questo caso, regolare il punto di partenza della frangia, in base alla spaziosità della fronte e all'attaccatura dei capelli.
Negli ultimi anni sta spopolando la "sottofrangia". Praticamente una frangettina cortissima, stile Audrey Tautou nel film "Il Meraviglioso mondo di Amelie", ed è una tecnica di taglio utilizzata per per correggere l'attaccatura dei capelli non proprio regolare e rende più ovale il viso.
E' anche realizzata in caso di frange su capelli ricci ed in questo caso va stirata con metodi chimici per far si che rimanga piatta.
Se la frangia ci ha stancate, ci si può sbizzarrire giocando con i ciuffi. Basta armarsi di gel o altri prodotti di hair finish, e lasciare spazio alla creatività.
Inoltre se pensate che gli occhiali siano un limite per portare la frangia, svagliate di grosso! Questo binomio è l'ultimissimo trend delle passerelle.
Certo, bisogna essere più precisi nel tagliare la frangia, ma affidandosi ad un bravo parrucchiere il rischio è zero.
