Per evitate uno sguardo “effetto panda” con occhi cerchiati di bianco, oppure “the day after” ovvero sguardo spento con profondi solchi blu, dobbiamo necessariamente utilizzare il correttore più giusto per il nostro incarnato e per risolvere l’eventuale problema.
È importante scegliere il colore e la texture corretta a seconda della zona da correggere o si rischia di andare a peggiorare il difetto anziché minimizzarlo.
Per capire bene in che modo utilizzando il correttore, è possibile agire sulle discromie della pelle, è indispensabile comprendere la teoria dei colori.
Infatti, se le occhiaie appaiono leggermente bluastre dovremo andare a coprirle con un correttore che abbia al suo interno del pigmento arancione,
se invece tenderanno più al violaceo il correttore da usare dovrà essere leggermente più giallo.
La stessa cosa vale per piccoli brufoli, cicatrici recenti o cuperose: essendo queste di colore rosso vanno coperte utilizzando una piccola quantità di correttore color verde.
Di correttori in commercio ne esistono tantissime formulazioni; quelli più liquidi oppure molto pastosi per cui bisogna fare delle distinzioni.
Sicuramente per un’ottimale copertura dell’occhiaia il correttore dovrà essere morbido in modo da poterlo sfumare facilmente senza che si formi uno strato troppo spesso sotto l’occhio. Infatti in questa zona la pelle è molto sottile e un’eccessiva quantità di prodotto risulterà pesante.
Inoltre l’eccesso di correttore con il passare delle ore andrà ad accumularsi nelle piccole rughette dell’occhio creando un effetto davvero antiestetico!
Per la copertura di macchie della pelle e brufoli invece è preferibile usare un correttore a pasta piuttosto compatta in quanto, una volta applicato nella zona, deve garantire una copertura perfetta e rimanere “fermo” per tutta la giornata.
Una volta apprese queste piccole regole e fatta qualche prova, vedrete che il correttore diventerà uno dei vostri migliori amici!