Il dreadlocks è un’acconciatura nata grazie al Rastafarianesimo, un movimento religioso giamaicano.
Dietro a questi “cespugli capellosi” c’è una vera e propria filosofia, nonché la materializzazione di un voto religioso. Trasformare i propri capelli in dreads, quindi rinunciare alla cura e alla pettinatura, conduce alla consacrazione del proprio capo, abbracciando la naturalità originaria dell’uomo. La lunghezza, invece, ne indica la forza divina.
I dreads sono un cumulo di nodi formati per l’aggrovigliarsi dei capelli. Si ottengono non pettinandosi oppure ruotando piccolissime ciocche di capelli su se stesse in modo da arrotolarle e fissarle poi con ago e filo aspettando che crescano: i twist.
Il modo migliore per ottenere una capigliatura dreadlocks rimane però l’utilizzo dell’uncinetto da adoperare dopo un’attenta cotonatura. Fatto ciò, in un paio di settimane i capelli inizieranno a prendere la forma di veri dreads che però saranno perfetti solo dopo un mese!
Una volta formati, sarà possibile lavarli con shampoo non schiumogeni: sono ottimi i prodotti da usare a secco, sotto forma di polvere. I capelli che più si prestano sono quelli afro e i ricci crespi. Difficile creare dei dreads con capelli fini e lisci.
Al contrario di quanto si pensi, questa capigliatura non richiede molta manutenzione e cura, fatta eccezione per la delicata “formazione”. Ovviamente non è una acconciatura pettinabile. I capelli saranno per lungo tempo annodati e l’unico modo per liberarsi da tutti questi nodi sarà la rasatura completa; non a caso, il vero dreadlocks è quello impossibile da sciogliere.